Bryan su FantasyMagazine

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  1. Federico Ghirardi
     
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    Vorrei iniziare citando il commento di un utente di fantasymagazine, che mi invita "gentilmente" a continuare lì la discussione:

    CITAZIONE
    Venga qua e accetti il confronto, se ne è capace, come hanno fatto altri scrittori, veri scrittori, che si sono beccati la loro dose di critiche, ma hanno avuto la maturità di avere un dialogo con chi le pensava diversamente.

    Innanzitutto non è che non vengo direttamente su fantasymagazine per rispondere alla critiche a causa della mia presunta arroganza o per via del mio "EGO smisurato"; molto semplicemente, mi manca il tempo necessario per rispondere: al massimo potrei fare qualche commento che verrebbe subito sommerso da decine di risposte (più o meno velenose) alle quali non potrei ulteriormente ribattere. Il tempo mi manca soprattutto perché sono a un mese dalla maturità (quindi devo studiare parecchio); detto questo, non penso che i "commentatori" stiano a girarsi i pollici tutto il giorno... magari riescono a organizzarsi le giornate meglio di me.

    Inoltre il tono delle discussioni (che ho letto in buona parte) non mi sembra troppo maturo, anzi... a volte è degenerato sino a sfiorare il Ridicolo. In certi casi mi è sembrato di assistere a una partita scritta del gioco "Il telefono senza fili" (o, forse, a una scena del Teatro dell'Assurdo) in cui ognuno pontificava su commenti precedenti (troppo spesso senza aver letto il libro) fino a innalzarmi come simbolo della decadenza della mia intera generazione. :blink: Sul serio, ho sgranato gli occhi leggendo certe cose. Mi avete accusato di aver creato un prodotto pericoloso e di indurre allo stupro ( :ph34r: ), avete consigliato ai miei genitori di mandarmi dallo psicanalista (forse le parole non erano proprio queste ma il concetto è lo stesso) e la lista sarebbe parecchio lunga (avete addirittura messo in discussione le mie "performance intime"; le mie e quelle degli altri utenti del forum). Insomma, io volevo considerare seriamente la discussione, ma ho potuto farlo solo fino a un determinato limite.

    Ora ci sarebbe così tanto da ribattere che non so da dove partire (e non posso, purtroppo, replicare a tutto). Proverò a distruggere la statua che mi rappresenta come l'"Emblema del Crollo di Tutti i Valori". In breve, posso affermare di possedere una serie di valori (fra l'altro, non sono stato lobotomizzato dalla tv, anche se qualcuno, mi sembra, mi ha paragonato a una velina) che ho cercato di trasmettere al mio protagonista, Bryan. Tanto per fare un esempio (che può sembrare banale), già nelle prime pagine Bryan discute con Gionata circa la necessità (di quest'ultimo) di comprarsi sempre delle scarpe firmate e cerca di sensibilizzarlo: "Lo sai che le scarpe che porti ai piedi... sono state fatte dai bambini". Adesso non posso citare tutte le scene in cui emerge il senso morale di Bryan, ma vi posso assicurare che non volevo creare un "personaggio trasgressivo" per catturare il pubblico.

    Il secondo punto che merita una replica è quello delle "violenze sessuali".
    Ebbene,
    SPOILER (click to view)
    l'unico "vero" stupro del libro avviene in un sogno a occhi aperti. Bryan sogna di ballare con Marta, quando, a un tratto, una sagoma oscura emerge dal nulla e gli strappa la ragazza dalle mani. Bryan, disperato, tenta di raggiungerla ma è tutto inutile: è costretto a guardarla, impotente, mentre lo spirito di Gionata (la sagoma oscura) abusa di lei. Dopodiché si sveglia dal sogno ed è così sconvolto che si vomita addosso, ed è così che trascorre la mezzanotte di capodanno. Dunque mi sembra insensato dire che non do la giusta drammaticità a simili violenze nella narrazione. In precedenza Marta aveva rischiato un abuso reale, ma era stata salvata in tempo: quello che ha tentato di stuprarla ha perso un orecchio, quindi non mi sembra di aver inneggiato alla violenza sulle donne (anzi), né di poter indurre qualcuno a compierla (se una simile cosa accadesse davvero, mi sentirei dannatamente in colpa, siatene certi).


    Per rispondere a qualcuno che ha parlato di "umiliazione della donna" e del fatto che sicuramente il secondo volume di Bryan di Boscoquieto venderà la metà perché tutte le ragazze lo scarteranno, tralasciando la mia assicurazione che molte ragazze hanno letto e apprezzato, posso dire
    SPOILER (click to view)
    che anche Bryan (sì, un maschio) ha rischiato di finire vittima di "violenza carnale" da parte di una donna in una delle scene conclusive del libro. Inoltre nel romanzo sono presenti altre scene che, per così dire, "riequilibrano" gli uomini rispetto alla donne.

    Quindi, a parer mio, a questo punto possono anche cadere le accuse di "maschilismo".

    Tutto ciò che rimane (o praticamente tutto) è costituito da scene "erotiche" che possono essere giudicate pertinenti o meno alla trama (io non le ho aggiunte dopo aver concluso la stesura, per aggiungere un po' di pepe, ma le ho scritte man mano che sviluppavo la storia, perché secondo me non stonavano affatto), ma di certo non fanno di me un "giovane maniaco" o chissà cos'altro.

    CITAZIONE
    Ghirardi, a prescindere, pensa di aver fatto un buon libro e non lo sfiora minimamente il fatto che potrebbe anche avere dei difetti, come hanno o tutti i libri del mondo (visto che tutto è perfettibile a quetso mondo) e come hanno, a maggior ragione, le opere prime pubblicate, specialmente quando coincidono con le prime cose mai scritte da un autore.

    Questo non è assolutamente vero: infatti, anche nel mio stesso forum, ho affermato ripetutamente di non aver scritto un libro ineccepibile e ho ammesso di aver commesso degli errori (più o meno gravi). Questa arroganza (forse, addirittura, un forte senso di superiorità) con cui vengo etichettato da voi è davvero fuori luogo e, mi sembra, viene fatto in cattiva fede.
    So che le critiche sono utili per migliorare, proprio per questo le apprezzo quando sono costruttive e motivate. Davvero, non sono ironico. Ogni mio errore rilevato da una critica è un errore che probabilmente (spero) non ripeterò in futuro. Tuttavia, non ho (quasi) notato "critiche autentiche" nella discussione di FM. Come ho già detto, ho trovato pochissimi commenti sul secondo libro (nei quali è stato persino evidenziato un miglioramento), pochi commenti di chi ha letto interamente il primo (e ha ricordato gli errori, le imperfezioni e le pecche della trama che ha incontrato nella lettura... e magari ha trovato anche qualche nota positiva), molti commenti di chi si è basato esclusivamente su recensioni ed estratti e moltissimi commenti di chi si è basato solo su informazioni di seconda, terza e quarta mano (e a quel punto, per esempio, le scene "spinte" si sono trasformate - evolute - in stupri di gruppo o chissà cos'altro... ). Correggetemi se sbaglio, ma tutto questo (quasi tutto) non mi sembra molto utile per la mia maturazione. E sono davvero dispiaciuto di trovarmi a fronteggiare un simile ambiente (così velenoso, feroce e, per certi versi, disinformato) che potrebbe essere invece un luogo di crescita sereno e interessante (per me e per altri).


    CITAZIONE (Glorehlen @ 3/6/2009, 15:07)
    Caro Ghirardi,
    non sono affatto invidiosa della tua pubblicazione, non me ne potrebbe fregare di meno.
    Se dico che Armati è un maleducato ho le mie buone ragioni e il fatto che tu la prenda come la prova della mia invidia è invece la PROVA del tuo EGO smisurato. Vai a farti un bagno di umiltà prima di aprire bocca e, se hai il coraggio, vieni ad esprimere le tue ragioni sul forum di FantasyMagazine. Ti aspettiamo a braccia aperte ;P

    p.s. io il mio contratto di edizione l'ho firmato un bel po' di mesi fa ( e non è un editore a pagamento ci tengo a precisarlo) e scrivevo racconti fantasy quando tu ancora ti facevi cambiare il pannolino da mammà.
    Saluti

    Cara Glorehlen,
    mi dispiace che tu abbia preso così di petto il mio commento sull'invidia. Non mi stavo riferendo a te in particolare (non è che forse sei un po' egocentrica?) e non ho nemmeno detto: "E' tutta invidia". No, non ho detto questo bensì "una certa dose di invidia". Chiunque, oggettivamente, la riconoscerebbe, perfino Caladan (che non è di sicuro un mio "difensore"). Be', non mi sembra di sfoggiare un ego smisurato facendo semplicemente una constatazione oggettiva (ma nulla ti vieta di immaginarmi con un ego alto come la Torre di Pisa, se vuoi).
    Per quanto riguarda i pannolini, non so quale sia la tua età ma mi fido: benissimo, mentre tu scrivevi i racconti io facevo la pappa e poi il ruttino. E allora? Se non altro, consentimi di dire che la tua espressione "se hai il coraggio" era una provocazione molto ricorrente quando andavo alle elementari (forse anche alle medie, ma non ne sono sicuro).
    P.s. Congratulazioni per il tuo contratto di edizione: quando uscirà il tuo libro passa di qua e lasciaci il titolo; per quanto mi riguarda, lo leggerò con molto interesse.

    Per concludere (perché ho impiegato molto più tempo di quanto immaginassi per scrivere questa replica e ho un bel po' di pagine da studiare per domani), mi auguro che queste righe possano esservi in qualche modo utili per comprendermi un poco... e magari per provare a leggere Bryan di Boscoquieto, abbandonato tutti i pregiudizi. Dopodiché, come ho già detto all'inizio della pagina, non potrò rispondere a eventuali controrepliche, quindi (anche per una questione di serietà) evitate di scrivere frasi del tipo: "Rispondi a questo se ne hai il coraggio..." .
    Mi auguro inoltre di poter leggere, prossimamente, su FM, qualche critica costruttiva ("Federico ha sbagliato *** e ***, ha commesso un'imprecisione in *** e un'incoerenza in ***, se in quel passaggio avesse *** sarebbe stato meglio", ecc.) sul secondo volume di Bryan. Cosicché, un giorno, potrò dire: "Anche grazie agli utenti di FM sono cresciuto e migliorato" e non: "I frequentatori di FM mi sono piombati addosso come avvoltoi - per annichilirmi - appena sono 'uscito dalla tana'".

    Un saluto a tutti,

    Federico Ghirardi

     
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16 replies since 1/6/2009, 18:18   657 views
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